Lettura ad alta voce
Ciao!
come ti avevo anticipato qualche settimana fa, nel sondaggio delle storie e poi durante la diretta Instagram insieme a Annalisa Sciaboni (Fai click qui per vederla), tantissime sono le emozioni, i pensieri, le sensazioni che provo nel momento in cui mi viene chiesto di leggere ad alta voce.
Prima di iniziare, voglio dirtii che, tutto dipende dalla situazione in cui mi trovo.
Le situazioni che oggi andremo ad analizzare e proverò a spiegarvi si possono raggruppate così:
– lettura per me stessa
– lettura per qualcuno che conosco e a cui tengo e con cui non provo imbarazzo
– lettura per qualcuno che conosco a cui tengo ma con il quale provo imbarazzo
– lettura per sconosciuto
Qui di seguito andremo ad vederne una per una.
Pronta/o Via!
Situazione 1: Lettura per me stessa – parte 1
Spessissimo durante lo studio oppure lo svolgimento di un compito, mi sono trovata a leggere per me stessa ad alta voce.
Per quanto riguarda la comprensione del testo troverete tutto a riguardo in un altro post.
Per potervi permettere di seguire il discorso vi anticipo che, leggere ad alta voce mi aiuta a capire e memorizzare quello sto leggendo, è un po’ come se ascoltando la mia voce, le parole che pronuncio si fissano nella mia testa.
Diciamo che.. mi facilita la comprensione.
Ma… Andiamo ora alla lettura, leggo veloce? Leggo fluida? Leggo scorrevole? Faccio errori?
Nel momento in cui inizio a leggere in una stanza dove la porta è chiusa e sono da sola, le prime parole che leggo sono un po’ storpiate, un po’ incerte, mi sento insicura, ho paura che qualcuno mi possa ascoltare ma poi mi concentro nel continuare a leggere mi immedesimo nella parte della materia (es. Anatomia – faccio finta di essere una dottoressa; storia – faccio finta di essere una guida del museo ecc) e mi concentro nel leggere il testo e a capirne il contenuto, rilassandomi e sciogliendomi.
La lettura risulta essere quindi veloce, fluida, senza errori, molto molto simile a quella di un normo lettore esperto. Difficilmente mi “inciampo” in qualche parola, di solito solo se non l’ho mai letta prima.
Lettura per me stessa – parte 2
Tutto quello che vi ho spiegato sopra non cambia se, la porta è aperta.
Nel momento in cui inizio a leggere, la mia voce è molto insicura, quasi tremante, le parole perdono la loro pronuncia, faccio più errori, mi “inciampo” più facilmente.
Questo perché mi concentro più sul “non devo parlare ad alta voce, agli altri non interessa quello che sto leggendo” oppure “non devo parlare troppo forte altrimenti qualcuno mi sente e mi ascolta, che vergogna!”, “se qualcuno mi sente penserà ma come legge male questa..”.
Dopo poche parole non riuscendo a capire cosa sto leggendo e sentendo l’ansia/nervoso inizio a leggere sottovoce, leggendo scorrevole senza errori ma non riuscendo a captare le parole o meglio só le parole che sto leggendo ma.. Mi manca la loro traduzione/associazione.
In risposta provo a leggere il testo nella mia testa, devo rileggere più e più volte le prime frasi, seppur leggo scorrevole, facendo pochissimi errori, non riesco a capire ancora cosa sto leggendo. Dopo tanti tentativi parto, inizio a capire il testo e continuo la sua lettura.
Tutto ciò succede anche quando sono a casa da sola e c’è silenzio. Ho paura che i vicini mi possano sentire leggere e mi mette molto a disagio, provo vergogna mista con imbarazzo.
Situazione 2: Lettura per qualcuno che conosco e a cui tengo, con cui non provo imbarazzo
Andiamo ora invece a vedere un’altra possibile situazione.
Prendiamo come riferimento mio fratello.
Spessissimo, fin da quando era molto piccolo mi sono divertita a leggergli le storie, i libriccini, diventando più grande i testi scolastici, i compiti ecc..
Con lui non ho mai provato imbarazzo o vergogna, penso perché abbiamo un ottimo rapporto, abbiamo condiviso davvero tante cose e… nel crescere ci siamo sempre aiutati a compensare le nostre difficoltà, lui mi aiuta con la matematica e io così nella lettura ( per chi non lo sapesse, siamo entrambi DSA).
Con lui leggo ad alta voce, scorrevole, senza errori, sono in grado di giocare con il timbro di voce e tonalità, faccio pochissimi errori e se li faccio, sono tranquilla so che lui mi riesce a capire comunque.
Con lui riesco a leggere ancora meglio che quando sono da sola, sembro quasi una lettrice esperta 😂.
Quando devo leggere per lui, però, ci sono due piccoli particolari da tenere a mente, se siamo in una stanza da soli o insieme a qualcun’altro.
Questo per lo stesso motivo spiegato nella situazione numero 2 .
Situazione 3: Lettura per qualcuno che conosco a cui tengo, ma con il quale provo imbarazzo
Vediamo ora invece il caso in cui, le persone per cui sto per leggere sono persone a me care, a cui sono davvero molto affezionata, che ci tengo e sono per me essenziali ma, provo un leggero imbarazzo in certe circostanze, nonostante abbiamo un ottimo rapporto.
In questo gruppo di persone racchiudo i miei genitori, il mio ragazzo e le mie migliori amiche.
Quando devo leggere per uno di loro, la mia voce è più insicura, leggo facendo un po’ di pause, “inciampandomi” e facendo qualche piccolo errore.
Questo perché voglio riuscire a far capire loro cosa sto leggendo, non voglio andare troppo lenta e quindi mi metto fretta, dico devo andare un po’ veloce, devo essere scorrevole, ma poi ho paura di non riuscire a controllare bene la voce (è troppo alta? È troppo bassa?) e quindi vado in confusione rendendo così la mia lettura non del tutto scorrevole.
Da qualche mese sto provando a leggere qualche riga anche per loro, concentrandomi sul mantenere la calma, sul non mettermi fretta, sul non avere vergogna o imbarazzo sapendo che loro non mi vogliono giudicare, anzi.
Con qualcuno sto già riuscendo a migliorare, con qualcuno non ancora, ma vorrei in futuro riuscire a leggere per loro come leggo per mio fratello .
Situazione 4: Lettura per sconosciuto – parte 1
Tutto cambia se, la persona che mi ascolta leggere invece è per me uno/a sconosciuto/a, come ad esempio una psicologia, una logopedista, un insegnante, i compagni di classe, una persona al supermercato ecc..
Ora vi racconterò alcuni episodi più frequenti dove ho incontrato difficoltà nel leggere ad alta voce, per farvi capire meglio cosa intendo.
Iniziamo con la lettura ad alta voce in classe.
Spesso mi è successo di dover leggere in classe a voce alta, sia per scelta mia (volevo mettermi alla prova, e voler fronteggiare e imparare a gestire le mie emozioni e sensazioni, così come le mie difficoltà, vi spiegherò tutto tra poco), ma non sempre era una mia scelta, la maggior parte delle volte non ero io ad alzare la mano e chiedere di poter leggere…
Ogni volte che mi trovo a dover leggere ad alta voce, inizio a sudare freddo, poi caldo, passo da una normale mattina di dicembre ad un improvviso pomeriggio di agosto dove le temperature sono elevate e si muore di caldo. Inizia poi la sensazione di ansia, mista con la paura, la sensazione che tutti gli occhi sono puntati su di me e sono al centro dell’attenzione (cosa che non mi piace).
Faccio un grande respiro, prendo tra le mani un braccialetto, elastico dei capelli o evidenziatore e inizio a leggere.
La mia voce trema, cerco di concentrarmi sulle parole che sono scritte sul testo, e sulla tonalità di voce, ma sopratutto sulla velocità.
Mi sforzo a non pensare alla paura, alla vergogna, all’imbarazzo, al fatto che tutti mi stanno ascoltando.
Voi mi direte ora ma paura di cosa? Perché imbarazzo o vergogna?
Beh.. Ecco, io so di leggere in modo diverso rispetto agli altri miei compagni, di avere difficoltà e questo mi mette un po’ a disagio, il sapere che se leggo piano o con errori ci sarà poi chi riderà di me, chi mi prenderà in giro, mi mette a disagio, mi fa provare vergogna per l’essere diversa, mi sento come un alieno venuto da qualche altro pianeta sulla terra e che ancora non si è abituato.
Così come, la paura che, se vado troppo lenta i miei ascoltatori non capodanno cosa sto leggendo e quindi cerco di accelerare, ottenendo però il risultato opposto.
La lettura risulta essere più lenta, più difficoltosa, ricca si pause ed errori.
Cerco poi di concentrarmi oltre che nel tempo sulla tonalità della voce in modo che tutti possano sentirmi e cercare di capire quello che sto leggendo (cosa già non facile), ma si lamentano sempre che leggo troppo basso… Eppure a me sembra di parlare normale…
Con il tempo ho imparato a compensare utilizzando le bolle sul foglio (dedicherò anche per questo un’altro post), chiedere al vicino di banco o insegnante di leggere le parole che non riesco così che sembra più fluida la lettura e mi sento meno diversa, ma provo ancora molto imbarazzo e difficilmente chiedo di leggere, le volte che mi sento di leggere e provare a migliorare (un giorno voglio riuscire!) sono quando so che l’insegnante o un compagno è disposto ad aiutarmi e sostenermi.
Alla fine mi sento davvero stanchissima e mi manca l’aria.
Lettura per sconosciuto – parte 2
Un’altro di lettura a uno sconosciuto mi viene in mente quando ho fatto i test per la mia diagnosi di dsa, dove mi è stato chiesto di leggere un testo ad alta voce.
Premetto con dirvi che ancora prima di iniziare a leggere mi era salita l’ansia nel vedere i caratteri della scrittura per me indecifrabili😂
Inizio a leggere, silenzio tombale, si sente solo la mia voce e il “bip” del cronometro allo scattare di ogni secondo.
La mia voce trema, più mi ascolto leggere più mi sembra di star leggendo troppo lentamente, provo ad accelerare bloccandomi però ancora di più, rallentando, sbagliando, facendo errori, alzo lo sguardo in cerca di tranquillizzarmi, guardo la mia interlocutrice vedo uno sguardo quasi arrabbiato, disgustato, provo a concentrarmi e ci riprovo ottenendo l’esatto opposto, sempre più lenta, paura, ansia, vergogna, errori, timore.
Lettura per sconosciuto – parte 3
Siamo arrivati quasi al termine, ora vi racconto un altro “avventura” simile a tante altre che mi sono successe e mi succedono tutt’ora.
Questa volta sono a logopedia, mi viene chiesto di leggere un testo ad alta voce, allungando le vocali nel mentre che leggo le lettere successive (altro incubo ma ve ne parlerò), anche questa volta il font del testo risulta per me di difficile lettura, c’è molto silenzio nella stanza, si sente solo un po’ di vociare dal corridoio.
Inizio a leggere, voce tremante, tanta paura di sbagliare, di essere giudicati.
Ogni parola un “no ferma! ” in tono arrabbiato, eppure io mi sto sforzando di leggere bene perché non va?
Poi un altro “ferma, devi alzare la voce, devi urlare mentre leggi!”, fosse facile penso… Non voglio leggere troppo forte e far sentire agli altri passanti come leggo male, mi vergogno, mi sento come delle frecce luminose che mi indicano e io sono vestita da aliena al centro di una piazza dove tutti gli altri sono diversi da me.
Ci provo, mi viene quasi da piangere ma continuo, e ogni parola mi viene male, sono lenta, sbaglio, non capisco né cosa c’è scritto né cosa sto leggendo e mi vergogno davvero tanto si far sentire la mia voce e come leggo.