Rispondo alle domande:
Oggi risponderò alle domande che mi ha fatto qualche settimana fa @maestrinalaura
- Ti sei mai trovata all’interno di una classe che ti escludeva per questa tua specificità ?
Purtroppo sì. Fin dalle elementari venivo vista come “la diversa”, quindi i compagni non volevano giocare, parlare con me. Questo si è poi portato avanti alle medie e superiori. Dovevo chiedere il permesso per poter stare anche solo vicino a qualcuno. Alle superiori poi ero diventata il fantasma della classe, nessuno si interessava di me, almeno che, non avessero avuto bisogno di qualcosa (es. copiare i compiti).
2. Hai mai trovato insegnanti che pensavano avessi bisogno del sostegno?
Sni. Diciamo che l’unica volta che ho sentito un’insegnante propormelo era stato alle medie, lo stesso insegnante di sostegno che mi chiese se volevo unirmi ad alcuni compagni che uscivano durante alcune ore. Io dissi però di no, ero sicua che non ne avevo bisogno, costava quello che costava volevo riuscirci da sola, sapevo che la dislessia non c’entra nulla con l’intelligenza, era il periodo in cui stavo trovando le mie prime strategie, mi allenavo tanto a casa e volevo fare da sola. Questo forse anche un po’ spinta dal fatto che sapevo che i DSA non hanno diritto al sostegno e quindi non ne vedevo la necessità, dicevo se la legge non lo prevede vuol dire che allora ci possiamo arrivare da soli.
3. Quando hai scoperto di avere dei DSA come ti sei sentita?
Per molto tempo mi sono sentita diversa, un’aliena, sapevo di avere delle difficoltà, un modo diverso di vedere il mondo e lì per lì ho trovato la risposta del perchè di tutto ciò. Per molti anni lo ho vissuto come un ettichettamento, mi sentivo diversa, questo dimostrava che ero diversa, non trovavo il giusto equilibrio, ora invece ne vado tutta orgogliosa.
4. Se potessi cosa cambieresti del mondo esterno, perche non ti aiuta nelle funzioni quotidiane ?
Bellissima domanda! Non so se sono in grado di risponderti, penso sia molto ampia e dipenda molto dal momento in cui rispondo.
Per ora però ti direi che, sicuramente adatterei di più tutte le scritte che si trovano con un font ad alta leggibilità. Renderei “normale” (esiste la normalità? chi la definisce?) l’avere bisogno di più tempo .
5. La tua più grande difficoltà effettivamente qual è?
La memoria!