Dal dentista:
Il 17 novembre sono stata dal dentista, sono tornata nella vecchia sede quindi a differenza dell’altra volta non ero agitata perché conoscevo già l’ambiente.
Questa volta però sapevo di non conoscere il dentista perché dovevo fare una visita specialistica, con il chirurgo primario, ero già stata preparata su cosa avrei fatto alla visita e cosa mi avrebbe detto, e voi sapete quanto la prevedibilità per me possa aiutarmi a stare più tranquilla.
Non conoscevo lui e le infermiere però, quindi fino a che non mi hanno chiamato stavo morendo di ansia, ho cercato di distrarmi il più possibile.
Sapevo che il mio dentista, che mi conosce da quando sono piccola gli aveva scritto e parlato di me, dicendogli quali sono le mie paure e i miei bisogni, come dirmi e spiegarmi le cose in modo che io reagisco bene e sto tranquilla, ma avevo paura non conoscendolo che non andasse bene.
Quando l’infermiera mi ha chiamato sono andata, ero abbastanza impanicata giocavo con le dita, come prima delle interrogazioni, avevo dimenticato pure l’elastico, mannaggia!
Quando sono entrata c’era il dottore ad arrendermi, è stato subito molto gentile, ha seguito per filo e per segno come sono abituata con l’altro dentista e quindi subito mi sono sentita a mio agio, nella mia zona sicura e mi sono rilassata. Ho accettato subito quando mi ha detto che dovrò fare un intervento per ricostruire parte di gengiva che è svanita, penso sia un po’ perché ero già preparata ma anche perché me lo ha spiegato come sono abituata, rassicurandomi subito sulle mie paure e dicendomi che potrò fare come sono abituata e come avevo fatto da piccolina nell’altro intervento (sapeva TUTTO) ed è stato davvero bello sentirmi come “a casa”.
A volte basta un po’ di empatia e di attenzione per far stare bene, quando a scuola chiediamo agli insegnanti di capirci, di aiutarci intendiamo anche questo, aiutarci a creare i nostri posti sicuri per dare il massimo. Ricordo alcuni insegnanti che mi dicevano “la scuola è un posto protetto fuori da qui non troverai persone attente ai tuoi bisogni fuori da qui”, vorrei tanto rispondere che non è così, anzi, forse forse ne sto trovando di più fuori, perché se penso a lavoro, ma anche nelle cose della vita quotidiana cone appunto andare dal dentista sono circondata da persone attente e che ci tengono a farmi stare bene.