Una cosa che non ho mai fatto perchè mi ha sempre “spaventata” è entrare in un bar da sola per prendere un caffè o qualsiasi altra cosa. L’idea di entrare in un locale e poter richiamare l’attenzione di qualcuno su di me è sempre stato un punto debole.

Così, questa volta, ho voluto costringermi ad uscire da quella che comunemente chuiamiamo “confort zone”. Ho cercato un bar che mi ispirasse, dopo aver guardato da fuori almeno una decina ed essere andata avanti indietro per i portici della città, ne scelgo uno, quello che mi ispira di più. L’unico che in qualche modo mi “attira”, ci sono poche persone quindi non tanti occhi che potrebbero puntarmi, sembra silenzioso quindi che non ha troppe distrazioni che poi finiscono per innervorsmi o stancarmi.

Entro, vado al bancone e chiedo un caffè, aspetto che mi venga servito (fortunatamente non essendoci nessuno perchè tutti gli altri erano già serviti ci mette pochissimo). Lo bevo, a differenza degli altri bar noto che non c’è musica, non c’è rumore di piatti, c’è silenzio, il personale è sorridente e si fa gli “affari suoi”, così come i clienti, mi “rilasso”. Finito il caffè pago ed esco.

Sono tranquilla, realizzo di aver appena sbloccato un altro obiettivo, ce l’ho fatta. E… non mi è neanche dispiaciuto… Decido che prossimamente ci riproverò.

Obiettivo 8 raggiunto!

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