Io e le distanze…
Un’altra delle mie tante difficoltà che ogni giorno mi trovo a dover affrontare è quella di calcolare le distanze… Mi spiego, quando vedo una cosa, devo prendere qualcosa per me è difficile dire è esattamente lì. Così come spesso mi capita di sbattere da qualche parte perché ho calcolato male la distanza tra la mia mano e l’altro oggetto, ad esempio il tavolo… Ieri mi stavo sedendo a tavola, mi avvicino alla panca, quindi sono concentrata a vedere dov’è la panca e ho sbattuto la mano sull’angolo del tavolo.
È una cosa che ho sempre fatto, se è uno spazio che conosco bene, magari riesco a regolarmi un po’ meglio, ma… Non è così scontato… Basta che sono un’attimo più stanca che lo/la colpisco… E infatti poi mi ritrovo i lividi che ovviamente non so dove ho fatto perché vai a ricordarti dove hai sbattuto per l’ennesima volta nella giornata
Questa difficoltà però non è solo con gli oggetti, perché è la stessa difficoltà che c’è nel orientarmi sul foglio se devo leggere o scrivere e allo stesso tempo se devo ad esempio abbracciare una persona, o fare il saluto che spesso viene fatto, quello di darsi i baci sulle guance, preferisco infatti sia sempre l’altro a partire in modo che non sono io a “smissare” come di dice in game (si oggi mi va di usare anche queste parole), ovvero, mancare l’obiettivo
Questo fa si che, spesso mi sento insicura e ho paura di fare figuracce (in generale).
Lo dico? No, ma chi mi conosce lo sa
Perché tutto questo? Esattamente non lo so dire ma direi che c’entra con il fatto che sono una DSA visuo-spaziale
