Qual’è la tua esperienza con logopedia?
Oggi provo a rispondere alla domanda di @g.logopedista.c.
Come avrai letto nella mia Bio non sono stata tanto fortunata….
Ricordo che, dopo la diagnosi ho fatto qualche seduta dalla logopedista. Ricordo che gli esercizi che mi vennero proposti furono di leggere ad alta voce dei testi dove dovevo leggere delle parole dividendole in sillabe secondo il metodo tradizionale, allungare le vocali e mantenerle mentre leggevo un’altro pezzetto di parola, per me tutto ciò era molto difficile, perché io leggevo e lo faccio tuttora, nella mia testa, sotto voce, dividendo le parole e l’abbinamento di leggere secondo una mia logica, un po’ quello che negli anni successivi ho poi trasformato in bolle visive e poi in immaginarie. Questo non mi era permesso e questo mi mandava in frustrazione, mi faceva sentire tanto inadatta, sbagliata, alimentando tutti quei pensieri che già provavo.
Poi il fatto che già mi vergognavo a sentire la mia voce mentre leggevo non mi piaceva e avevo paura che qualcuno che stesse passando nel corridoio mi potesse sentire leggere così male… La logopedista per questo mi sgridava, mi sgridava se davanti a una parola o insieme di lettere mi bloccavo e leggevo tra me e me quella parola o parte di parola perché dal tronde dovevo riordinare tutte quelle lettere che si spostavano e danza ani a loro piacimento sul figlio, mica era colpa mia… Mi sgridava perché non allungavo le vocali e nel mentre leggevo mentalmente il continuo della parola, ma la mia memoria non me lo permetteva oltre che essere sempre un fattore di se decodificazione… Mi sgridava perché non “urlavo” quando leggevo, parlavo con una tonalità normale, ma lei voleva che leggessi molto molto più forte, ma per me era davvero difficile e frustrante…. Mi faceva stare tanto male questa richiesta e tuttora a solo pensarci ci sto male…
Ricordo poi di aver fatto un’altro incontro con un’altra logopedista e altri due bimbi DSA, dove l’unico ricordo che ho è che la mia logopedista si impuntava e pretendeva che usassi le mappe concettuali, cosa per me molto molto scomoda, che mi creava molta confusione, senso di smarrimento e ansia (lo sono ancora) e quindi non mi trovavo.
Ricordo anche il momento della matematica dove mi veniva chiesto di fare delle operazioni ma non dovevo usare le dita, cosa che per me invece era molto utile.
Chiesi più volte di cambiare metodi perché per me quelli non erano funzionali, non mi trovavo…
La risposta fu negativa, la severità, i metodi che non erano per me indicati mi portarono a lasciare.
Questi sono i pochi ricordi che ho…. Ricordo anche che oltre tutte le sgridate mi venne detto anche da lei “non saprai mai scrivere o leggere” e invece…. Si sbagliava!