La memoria:
Come ho detto più volte, nelle dirette, la mia memoria non è buona, ne avevo parlato anche in un post dove raffigurata c’è l’immagine di Doris, l’amica smemorata di Nemo….
Per me è davvero difficile ricordare, memorizzare, è indifferente se si tratta di qualcosa di tipo didattico o della vita quotidiana. Vediamo qualche esempio…
Se provo a studiare qualcosa a memoria? Con tanta fatica ci riesco, ma… Cosa succede il giorno dopo? Nel momento dell’interrogazione ricordo l’argomento, ma ogni singola parola che avevo memorizzato con tanta fatica è volata via. Nella mia testa ci sono raffigurate immagini dell’argomento, magari qualche parola chiave, che avevo memorizzato con più facilità o per significato particolare, ma nel concreto, in tutta la pappardella… Nulla.
Vediamo ora invece cosa succede nel caso che non studio a memoria, perché il/la docente è d’accordo che basta sapere il contesto e l’argomento in generale…. In questo caso sai che per la memorizzazione entrano per me alcuni fattori fondamentali, colori, immagini, magari anche qualche esperienza o gesto fatto durante lo studio. Durante la verifica/interrogazione, anche in questo caso, faccio fatica a ricordare, non penso tanto al contenuto di quanto studiato, quanto ai collegamenti logici vhe ci sono tra colori, immagini e tutti gli elementi detti precedentemente, che mi aiutano a rispondere alla domanda. Risultato? Riesco a costruire velocemente un discorso e a fare bene la prova. Usciamo ora dalle mura scolastiche e pensismo ora a degli orari da rispettare, cosa succede? Appena visto/ ascoltato l’orario, tutto ok, dopo un quarto d’ora circa iniziano i dubbi, la sensazione ma era alle 10 o alle 11? E voi ora direte, eh ma furba scrivitelo no? Certo che me lo scrivo, mi metto anche le sveglie e promemoria ma… Il dubbio resta… E ogni volta che controllo due secondi dopo mi ritorna il dubbio e devo ricontrollare perché non mi ricordo. Il ricordo di quel dato piano piano svanisce sempre di più, nella mia testa compaiono numeri, tanti numeri confusi, anche ciò che mi sono appuntata, dimenticandolo ogni momento e dovendo riguardare.
Vediamo ora, cosa succede con un pensiero, un qualcosa da ricordare… Ad esempio “oggi devo fare la ricarica del cellulare”.
Bene allora, se non mi metto la sveglia non mi metto promemoria nell’orario in cui so che pitrei farlo va nell’indimenticatoio, ovvero? Io dopo mezz’ora ricordo di diver fare qualcosa, ma non cosa… Nella mia testa c’è qualcosa che dice “dovevi ricordarti di…” vuoto totale. In quel momento sento tutti i pensieri che si fermano, non ci sono, nessun richiamo aiuta, neanche se penso a cone è fatta una mela per intenderci, ciò che vedo nella mia testa è il nulla, come una pagina bianca, anche là dove mi sforzo, provo ad argomentare tra me e me, assolutamente zero… Questo succede anche quando magari suona la sveglia o il promemoria, disattivo la notifica perché dico si tra 1 minuto lo faccio… Pensate che poi me lo ricordo? 😂 Assolutamente, vuoto totale, il pallino c’è, so che dovevo fare qualcosa ma, il che cosa, nulla. Questo succede uguale quando appoggio qualcosa da qualche parte, anche se rispetto l’ordine e lo stesso posto.
Soluzione?
Usare tante sveglie, promemoria, appuntarsi tutto e quando è possibile chiedere all’altra persona di aiutarti a ricordare.
Cosa c’entra tutto ciò con la dislessia?
Beh ecco, la memoria a breve termine (MBT) è la responsabile di tutto ciò, oltre che comunque essere una questione di attenzione, ecco che sono due elementi strettamente connessi e collegati al DSA.
Ecco perché nei PDP di dispensano gli alunni con DSA dallo studio mnemonico o di argomenti troppo lunghi, riducendoli.